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Flaiano, Ennio.

Scrittore e giornalista italiano. Esordì nel campo della letteratura soltanto dopo la seconda guerra mondiale con il romanzo Tempo di uccidere del 1947. La sua personalità e la sua opera risentono pertanto di un distacco dell'intelligenza e di una non partecipazione alla materia trattata, piuttosto insolita nella più giovane generazione di scrittori che gli sono coevi almeno rispetto alla propria produzione. Collaboratore di settimanali quali "Oggi", "Il Mondo" (come redattore capo) e "L'Espresso", fu autore di racconti, critico teatrale e cinematografico; sue inoltre numerose sceneggiature di film, soprattutto di Fellini (I Vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita). Tra le opere ricordiamo per la narrativa Diario Notturno (1956); Una e una notte (1959) e per il teatro Un marziano a Roma, tratto da un suo stesso racconto e rappresentato nel 1960. Il tema centrale dei suoi scritti è la costante solitudine dell'intelligenza che, perso ogni ragionevole rapporto arte-realtà, ripiega su se stessa in una satira malinconica dei vari aspetti della vita e in uno scetticismo ironico. Tra gli ultimi scritti citiamo Il gioco e il massacro (1970) e Le ombre bianche (1972) (Pescara 1910 - Roma 1972).